Logo Stanze

STANZE

  /  2018   /  Stanze a Carrara 2018

rassegna di spettacoli proposti in appartamenti, tetti, terrazze e cave a Carrara nel mese di luglio del 2018

DESTINATARIO SCONOSCIUTO

di Kathrine Kressmann Taylor
con Nicola Bortolotti (Martin) e Rosario Tedesco (Max)

adattamento e regia di Rosario Tedesco
produzione “Bortolotti e Tedesco” 

1 luglio – ore 21

Casa privata – Carrara

ROMEO E GIULIETTA
L’Amore fa schifo ma la Morte di più

con Beppe Salmetti e Tano Mongelli
testi di Beppe Salmetti e Guglielmo Shakespeare
musiche di Simone Tangolo
drammaturgia e regia di Cecilia Ligorio
Salmetti/Tangolo in collaborazione con Ludwig-officina di linguaggi contemporanei

18 luglio 2018 – ore 21.00
Casa privata – Carrara

AUTOBAHN
di Lorenzo Loris dall’omonimo racconto di Pier Vittorio Tondelli
con Mario Sala
regia di Lorenzo Loris

25 luglio 2018 – ore 21.00
Casa privata – Carrara


DESTINATARIO SCONOSCIUTO
di Kathrine Kressmann Taylor
con Nicola Bortolotti e Rosario Tedesco
adattamento e regia di Rosario Tedesco
produzione “Bortolotti e Tedesco”

1 luglio 2018 – ore 21.00
casa privata – Carrara

Destinatario sconosciuto è ispirato a un romanzo pubblicato nel 1938 dalla scrittrice statunitense Kathrine Kressmann Taylor che apre un inquietante squarcio sulle persecuzioni razziali che proprio in quegli anni il regime nazista stava cominciando a mettere in atto.
Il testo è costruito nella forma di uno scambio epistolare fra due amici e soci d’affari che vivono in situazioni storiche e politiche diverse, uno, ebreo, rimasto negli Stati Uniti dove si svolgeva la loro attività di mercanti d’arte, l’altro, tedesco, tornato in patria dove progressivamente si avvicina all’ideologia hitleriana.
Il loro carteggio rivela il senso profondo dei cambiamenti che di lì a poco sconvolgeranno l’Europa intera. La lontananza è dapprima solo geografica, ma presto l’estraneità si farà tangibile, le parole armi letali. Una partita a scacchi, con il passo del thriller che riserva come epilogo un sinistro scacco matto.

Nicola Bortolotti Classe 1972, bolognese, si diploma come attore nel 1995 alla scuola del Teatro Stabile di Torino diretta da Luca Ronconi e si perfeziona poi con Nikolaj Karpov, Valerio Binasco, Marco Baliani, Danio Manfredini, Antonella Bertoni, Leo Muscato. Debutta al Teatro Stabile di Torino come protagonista de Lo stilita di Tullio Pinelli per la regia di Mauro Avogadro.
Lavora poi, tra gli altri, con Luca Ronconi, Giancarlo Cobelli, Glauco Mauri, Marisa Fabbri. Di nuovo per il Teatro Stabile di Torino è diretto da Jean-Christophe Saïs, Marco Plini e Daniele Salvo.
Dal 2006 porta avanti una collaborazione con Lorenzo Fontana, che lo vede attore in testi di Copi, Michel Marc Bouchard, Dea Loher e co-regista in Biografia non autorizzata di Oblomov (di cui è anche interprete); co-autore e attore in Il Mondo di C.i., dall’opera di Christopher Isherwood.
Dal 2010 lavora come attore con Emilia Romagna Teatro Fondazione, diretto da Claudio Longhi, poi in due progetti di “Teatro Partecipato”, ideati e diretti sempre da Longhi. Sempre per ERT è, prima, formatore per il progetto Raccontare il territorio: per un’idea di teatro condiviso; poi, docente di analisi del testo presso la Scuola di Teatro “Iolanda Gazzero”.
Da Rosario Tedesco viene diretto in diversi lavori, fra cui l’ultimo impegno è Destinatario sconosciuto.

Rosario Tedesco Attore e regista, si è formato alla scuola di Luca Ronconi.
Ha lavorato tra gli altri con Antonio Latella.
Recentemente ha preso parte a film internazionali recitando a fianco di Anthony Hopkins, Udo Kier, Michael York.
Ha da sempre lavorato con compagnie multiculturali, con cui ha recitato nei più importanti teatri nazionali, dal Teatro Argentina di Roma, al Carignano di Torino e al Piccolo Teatro di Milano.
In tournée per tutta l’Europa, da Kiev a Barcellona, da Hannover a Lione, ha recitato davanti a platee prestigiose come quella dell’Odéon di Parigi e del Festival di Salisburgo.
Dal 2005 al 2011 è stato Gast Schauspieler in Germania. Ha imparato il tedesco recitando Kafka e altri autori, calcando le scene del DüsseldorferSchauspielhaus, Schauspiel Köln, Berlin, Mannheim.
Grazie a queste esperienze ha maturato una visione più ampia del suo “mestiere” e una dimensione europea e nomade del raccontare.
Festival Mosto (il succo delle storie), è il primo festival di narrazione che, nel 2017, ha diretto.
Doppio Sogno per Palermo – 5 quadri per la città #Stadtspiel ideato e diretto da Rosario Tedesco prodotto dal Goethe-Institut Palermo è il suo progetto per raccontare il sogno di una città. Ultime regie: Il Vicario di Rolf Hochhuth; I Fisici di Friedrich Dürrenmatt; La moglie di Cinzia Spanò; Moby Dick di Hermann Mellville; Destinatario sconscosciuto, di Katrine Kressmann-Taylor; Doppio sogno per Palermo.


ROMEO E GIULIETTA
L’Amore fa schifo ma la Morte di più

con Beppe Salmetti e Tano Mongelli
testi di Beppe Salmetti e Guglielmo Shakespeare
musiche di Simone Tangolo
drammaturgia e regia di Cecilia Ligorio
Salmetti/Tangolo in collaborazione con Ludwig-officina di linguaggi contemporanei

18 luglio 2018 – ore 21.00
casa privata – Carrara

Uno spettacolo cantato, ballato e saltato. Uno spettacolo spericolato e lieve, che stuzzica un mostro sacro come il Romeo e Giulietta di Shakespeare con la voglia di gettarlo nella vita di tutti i giorni, nei turbamenti di tutti noi, un lavoro che ne riconosce la sorprendente poesia e la quasi violenta universalità, ma non trova altro rimedio che riderne per avvicinarcisi.
Sul palco si racconta com’è diventato Romeo oggi e come risponde al suo amore Giulietta, ma soprattutto, grazie all’ausilio della musica, si canta di tanti altri personaggi lasciati in disparte, e sofferenti.
In scena troviamo due attori, due amici, due persone innamorate, due amanti, che soffrono della condizione disumana dell’amore non corrisposto e degli sbalzi d’umore che l’amore causa. Che cercano di venirne a capo. Che cercano di capire cosa succeda al loro corpo, alle loro menti, alla loro percezione del mondo quando l’amore arriva. Che si attaccano a quel che possono per uscirne vivi, anche alla letteratura.
… Che poi questi due, non sono solo due! A volte diventano tantissimi! La storia di Romeo e Giulietta, il loro amore, non investe solo loro. Intorno ai due amanti si muovono ridono piangono e soffrono tanti altri personaggi a loro volta sconvolti dall’amore. Romeo e Giulietta li conoscono tutti, ma perché non parlare del Povero Paride? Di certo non meno vittima dell’amore di Giulietta.

Beppe Salmetti Diplomato all’Accademia dei Filodrammatici di Milano.
In scena nella stagione 2011/2012 con La dodicesima notte di W. Shakespeare diretta da Lorenzo Loris e con Cechoviana per la regia di Karina Arutyunyan. Nel 2012/2013 va in scena con La gentile clientela audiodramma di Andrea Bajani, regia di Sergio Ferrentino. Sempre nel 2013 realizza il monologo Lucifer’s Show con la regia di Filippo Renda. La stagione successiva è in scena con Harvest – quanto costa un uomo al chilo? spettacolo presentato al festival Trame d’autore. Nel 2014 gira il film Soldato semplice con la regia di Paolo Cevoli. Sempre in questa stagione è in scena con Il giardino dei ciliegi e con Il silenzio dei cassetti entrambi con la regia di Benedetto Sicca.

Gaetano Mongelli detto Tano. Nato a Bari e, neanche a dirlo, emigrato a Milano.
Nel 2015 si diploma attore alla gloriosa Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi”. Su consiglio di amici e parenti decide di diventare il più grande cantautore del suo tempo, ma probabilmente morirà nel tentativo. Nel frattempo si è fatto dei complici e ha messo su la banda “Tano e l’Ora d’Aria: musica ricercata e canzoni d’evasione”.


AUTOBAHN
di Lorenzo Loris dall’omonimo racconto di Pier Vittorio Tondelli
con Mario Sala
regia di Lorenzo Loris

25 luglio 2018 – ore 21.00
casa privata – Carrara

Autobahn è il racconto di un viaggio, un viaggio disperato e bizzarro con il quale si vorrebbe mettere alle strette un’insorgente depressione grazie a un mutamento di prospettiva nell’orizzonte geografico. Complice la massiccia assunzione di alcol che modifica i confini interiori ancora prima di quelli fisici, il protagonista orienta la sua ronzante Cinquecento dalla pianura emiliana verso il grande Nord, infilando nel mezzo quella specie di autostrada dei miracoli che è la Modena-Brennero, “l’autostrada più bella che ci sta”: un unico, ininterrotto tragitto dalle terre del Parmigiano Reggiano fino alle gelide onde del Mare del Nord per lasciarsi alle spalle il grigio della pianura e gli spettri dei concittadini, un fatato rullo d’asfalto con tanto di proscenio di ferri luccicanti al casello d’ingresso per spiccare il volo e lanciarsi verso un agognato altrove, una frontiera, un limite da scavalcare, il piede pigiato sulla tavoletta dell’acceleratore come un pedale di batteria. Così i pensieri, le illusioni e i desideri si liberano nella notte tiepida impennandosi all’indiavolato ritmo dei pistoni, portandosi via tristezze e scoramenti nella fisicità liberatoria della guida. E anche le situazioni più disperate si stemperano nell’ironia, l’infelicità si lascia scappottare come il tetto della Cinquecento sprigionando dal suo nocciolo nero la pulsione vitale di una comicità che diventa insperata salvezza. Finché c’è un goccio di benzina, finché c’è un goccio d’alcol.

Mario Sala è attore conosciuto al pubblico milanese soprattutto per la lunga militanza sulle scene del teatro Out Off, dove proprio con Lorenzo Loris ha intrapreso un percorso sulla drammaturgia del Novecento (da Vian a Bond, da Miller a Beckett, da Dürrenmatt a Pinter), incrociando negli ultimi anni sempre più spesso anche opere letterarie di primissimo piano come, in tempi recenti, La cognizione del dolore di Carlo Emilio Gadda. Proprio all’interno di questo studio sulle potenzialità drammaturgiche della lingua letteraria si inscrive l’interesse per la narrativa di Pier Vittorio Tondelli. Autobahn è un esperimento nuovissimo su un testo mai ancora messo in scena.

Lorenzo Loris è da trent’anni il regista stabile del Teatro Out Off di Milano. Nella sua lunga attività ha realizzato un originale percorso attraverso la drammaturgia contemporanea e del Novecento: da Boris Vian a Tennessee Williams, a  Joe Orton  e  Lars Noren, da Thomas Bernhard a Bertolt Brecht per arrivare ai contemporanei,  tra i quali, Peter Asmussen, scrittore danese e sceneggiatore di Lars Von Trier,  Edward Bond (Premio Ubu 2005),  Rodrigo Garcia. Loris ha lavorato molto anche sulla drammaturgia italiana mettendo in scena testi di nuovi autori (Roberto Traverso, Massimo Bavastro, Edoardo Erba, Gigi Gherzi, Renato Gabrielli). Negli ultimi anni Lorenzo Loris ha sviluppato un confronto sempre più serrato con i massimi esponenti del ‘900 (Jean Genet, Samuel Beckett, Arthur Miller, Harold Pinter, Jean-Luc Lagarce, Raffaello Baldini, Giovanni Testori, Carlo Emilio Gadda, Pier Paolo Pasolini, Italo Calvino). Questo confronto lo ha portato ad affrontare i grandi autori del passato (Maurice Maeterlinck, Henrik Ibsen, Marivaux, Carlo Goldoni, Shakespeare, Dostoevskij) con un bagaglio di esperienze tali da permettergli un lavoro approfondito e rigoroso sul testo, con l’obiettivo di mettere in sintonia le parole dell’autore con la nostra contemporaneità. Nel 2011 ha vinto il Premio ANCT – Associazione Nazionale dei Critici di Teatro, in particolare per il suo accurato e fine complesso di messinscene pinteriane.


Teatro sui tetti

Rassegna di spettacoli proposti in appartamenti, tetti, terrazze e cave di Carrara