di e con Giancarlo Bloise
Progetto vincitore Premio tuttoteatro.com 2012
9 aprile 2016
casa privata – Piacenza
Ogni volta che mi trovo nella condizione di riassumere quello che faccio in scena, il punto di vista è immancabilmente mutato, diverso. Per comodità esplicativa potrei dire che cucino nel luogo mettendo a disposizione oggetti progettati ad hoc, per arrivare ad un prodotto cotto e assimilabile… sovrapponendo e alternando alle azioni pratiche della cucina il racconto di viaggi nella mitologia greca, nelle regole della cucina ebraica e nella scrittura di Giuliano Scabia. Ma come racconto? Con che cosa racconto?
Gli oggetti contenitori – piccole camere delle meraviglie vaganti – sono stati progettati per sostenere l’azione pratica della cucina e custodirne gli strumenti dell’opera tutta: fuochi, coltelli, pentole, scritti, padelle, miti, taglieri, musica, alimenti, idee, ricette e mestieri. Il lavoro che l’attore compie con essi diviene gioco di scoperta e mutamento. Nel panorama immaginifico/ storico che Cucinar Ramingo evoca, attraverso gesti di cucina e tecniche della trasformazione del cibo, le arti, si mescolano nel divenir teatro.
I frammenti di scena componenti il Cucinar Ramingo, sono nati in relazione alle differenti pratiche svolte e agli incontri avuti durante la formazione personale e successive rêveries, rielaborazioni, ricicli, progetti e scrittura.
Giancarlo Bloise
Ho fatto il cuoco di professione, per più di dieci anni sono stato responsabile della cucina del ristorante Koscher Vegetarian Food di Firenze. Interrotto il percorso di studi in architettura dopo il quarto anno i miei interessi si diressero sull’immagine e sulla regia cinematografica; in seguito un primo ciclo di studi teatrali al Laboratorio Nove con Luca Camilletti e Renata Palminiello. Parallelamente ho avuto modo di seguire il poeta Giuliano Scabia nella sua opera, a Firenze e oltre, l’attore Tage Larsen a Holstebro – Danimarca, il cuntista Mimmo Cuticchio in Sicilia, e la vocalista Tommasella Calvisi nelle colline toscane.
Tomas Jelinek nel lavoro e nell’amicizia, Riccardo Mariani nei libri e nelle lunghe chiacchierate in casa, zona mercato di Sant’Ambrogio (FI).
Mi sono occupato di studi che a poco a poco sono divenuti ricerca e confronto, distillando una figura professionale o un immaginifico/ mestiere: Narra – Attore – Cucinante.”