con Tony Laudadio
drammaturgia Antonio Ianniello, Francesco Saponaro
regia e spazio scenico Francesco Saponaro
colonna sonora Dmitrij Šostakovič
produzione Teatri Uniti
prima milanese
3 e 4 giugno 2015 – ore 20.00
Casa Museo Boschi Di Stefano via Giorgio Jan, 15 – Milano
Creazione teatrale ispirata alla vita e all’opera del compositore russo Dmitrij Šostakovič. Melologo in cui si fondono vita privata, musica e riflessioni sul rapporto cruciale tra artista e potere. Un’accalorata confessione, ricostruita a partire da un ampio epistolario e da alcune prestigiose biografie, da cui emerge un complesso mondo interiore venato di malinconica ironia.
Figura tra le più rappresentative e profetiche del Novecento, Šostakovič subisce la crudeltà di uno stato repressivo che tenta con la ferocia e con l’inganno di espropriare e manipolare la cultura.
Un magistrale assolo di Tony Laudadio che, formatosi alla Bottega Teatrale di Vittorio Gassman, può annoverare esperienze con Toni Servillo, Nicoletta Braschi, Federico Tiezzi e Sandro Lombardi fra gli altri, e in Spagna con Pau Mirò. Al cinema ha lavorato con Marco Risi, Paolo Sorrentino, Nanni Moretti e Edoardo De Angelis.
Accanto a una solida formazione musicale, la sua passione letteraria lo ha portato a scrivere alcuni romanzi. L’ultimo, Come un chiodo nel muro, è pubblicato da Bompiani.
Francesco Saponaro, regista, drammaturgo, film-maker, si è formato all’Accademia d’Arte Drammatica della Calabria. Ha fondato e co-diretto la compagnia Rossotiziano, lavorando alla reinvenzione dei classici e alla messa in scena di biografie di artisti e uomini di scienza. Collabora con la compagnia Teatri Uniti. Ha realizzato spettacoli in Italia e all’estero con un’attenzione agli allestimenti in spazi non convenzionali e alla relazione dei linguaggi tra teatro e cinema. Di Pau Mirò, drammaturgo catalano, ha curato la regia di Chiòve rappresentato anche a Madrid, dove ha realizzato anche Yo, el heredero (Io, l’erede) di Eduardo De Filippo. Per il teatro lirico, ha curato la regia di Manon Lescaut (Teatro Nazionale di Danimarca) e alcuni allestimenti per il Teatro San Carlo di Napoli. É autore di diversi documentari tra cui ricordiamo, Eduardo, la vita che continua.
Casa Museo Boschi Di Stefano
La storica dimora Boschi Di Stefano fu donata al Comune di Milano nel 1974 e aperta al pubblico nel 2003. Nella casa, un tempo abitata dai coniugi Antonio Boschi (1896-1988) e Marieda Di Stefano (1901-1968), sono esposte circa trecento opere, una selezione dell’ampia collezione dei coniugi, che ne conta più di duemila.
La collezione rappresenta una straordinaria testimonianza della storia dell’arte italiana del XX secolo – comprendente pitture, sculture e disegni – dal primo decennio del Novecento alla fine degli anni Sessanta.