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STANZE

  /  2019   /  Spokaoke – Perfomance partecipata

 di e con Annie Dorsen
un progetto Zona K in collaborazione con Stanze
ideazione: Annie Dorsen
sound design: Vladimir Kudryatsev and Uli
Ertl – assistenza: Lola Harney
management: Alexandra Rosenberg
co-produzione steirischer herbst (Graz) Black Box Teater (Oslo)

24 maggio 2019 – ore 20.00
Casa privata – Milano

Spokaoke è un evento partecipativo che invita il pubblico a fare discorsi così come farebbe con le canzoni in un karaoke bar. 40 speech-video sono stati caricati in un dispositivo-karaoke e disposti in un catalogo che gli spettatori possono sfogliare. I testi sono tratti da varie forme di comunicazione al pubblico: discorsi politici, discorsi di accettazione dei premi, conferenze stampa, monologhi teatrali, elogi, testimonianze di processo, ecc. Alcuni dei testi disponibili sono familiari al punto da essere considerati icone (“Ho un sogno”, “Mr. Gorbaciov, abbattete questo muro,” ecc.); altri possono essere meno conosciuti. I testi provengono da un’ampia varietà di fonti ed epoche. Mentre il karaoke ci offre l’occasione di affermare una proprietà condivisa del corpus musicale pop, e contemporaneamente l’opportunità di annunciare la propria identità attraverso la scelta della canzone, Spokaoke ci permette di giocare con questa eredità di artefatti parlati costruendo una Top10 del discorso collettivo.
Ogni discorso propone un’utopia, sia che si tratti di un’utopia di unità nazionalista, di purezza etnica sia che tratti la giustizia, la fine della guerra o la gloria della vittoria.
L’atto dell’esecuzione resuscita questi vecchi fantasmi politici – traumi e trionfi entrambi rianimati dal perfomer.

Annie Dorsen è una regista e scrittrice newyorkese le cui opere esplorano l’intersezione di algoritmi e performance dal vivo. Il suo progetto più recente, The Slow Room, è stato presentato in anteprima al Performance Space di New York nell’autunno 2018. I progetti precedenti, tra cui The great outdoors (2017), Yesterday Tomorrow (2015), A piece of work (2013) e Hello hi there (2010), sono stati ampiamente rappresentati negli Stati Uniti e in altri paesi. Collabora e scrive per The Drama Review, Theatre Magazine, Etcetera, Frakcija e Performing Arts Journal (PAJ).