di e con Vittorio Franceschi
13 febbraio 2017 – ore 19.30
Studio Museo Francesco Messina
via San Sisto, 4 – Milano
Dopo una pausa festiva – quest’anno in verità molto breve – tornano gli appuntamenti con le Stanze che anche in questo 2017 proporranno i loro spettacoli con cadenza mensile in case museo, studi d’artista, atelier creativi, a cui di nuovo si aggiungeranno, con un gradito ritorno alle origini, quegli appartamenti privati nei quali e per i quali la nostra rassegna è sostanzialmente nata.
Ad aprire il programma, stavolta, è un maestro in senso assoluto del teatro italiano di questi decenni, Vittorio Franceschi, attore, autore e regista, pedagogo, co-direttore della Scuola di Teatro Alessandra Galante Garrone di Bologna.
Nella scorsa stagione Franceschi per festeggiare il suo ottantesimo compleanno ha proposto all’Arena del Sole di Bologna un ciclo di letture in cui, da solo, per sei sere consecutive sosteneva tutti i ruoli di altrettanti fra i suoi testi più significativi, con sorprendente efficacia spettacolare.
A Milano verrà presentato A corpo morto, del 2009, lo spettacolo che gli valse il Premio della Critica, cinque feroci e strazianti monologhi di altrettanti e diversi personaggi sui corpi senza vita di persone care: un giovane che ha perso in un incidente la ragazza a cui non ha mai confessato il suo amore, una moglie smarrita perché non ricorda i tratti del suo uomo, un padre egoista che ancora vessa il figlio suicida per ragioni politiche, una figlia la cui madre è stata uccisa dal marito, un barbone che commemora un compagno di strada esaltando la loro vita vagabonda.
Attraverso il tema della morte Franceschi getta uno sguardo amaro sulla nostra realtà quotidiana con tutte le sue contraddizioni.
E ideale per ospitare questo lavoro sul dolore e sul rapporto fra chi resta e chi se ne va è parso lo spazio semi-sotterraneo – quasi una cripta – del museo Messina.
Vittorio Franceschi ha lavorato con i principali Teatri Stabili italiani, alla Comédie de Genève, e con alcuni fra i più importanti registi italiani ed europei: Aldo Trionfo, Mario Missiroli, Benno Besson, Nanni Loy, Andrzej Wajda, Francesco Macedonio, Luca Ronconi, Marco Sciaccaluga, Walter Pagliaro, Massimo Castri, Guido De Monticelli, Matthias Langhoff, Gabriele Lavia, Alessandro D’Alatri.
Fra i suoi testi rappresentati: Pinocchio minore, Un sogno di sinistra, La ballata dello spettro, L’Amleto non si può fare, Ordine d’arrivo, Scacco pazzo, Jack lo sventratore, Il sorriso di Daphne, Dialogo col sepolto vivo, Il fiore inesistente, A corpo morto. Suoi testi sono andati in scena in Germania, Francia, Svizzera, Russia, Polonia, Spagna, Scozia, Finlandia, Céchia, Croazia.
Ha ottenuto diversi riconoscimenti fra cui Premio Riccione, Premio IDI, Premio ETI/Olimpici del Teatro, Premio Ubu, Premio Enrico Maria Salerno, Premio Hystrio,Premio della Critica, Targa Paolo Volponi, “Nettuno d’oro” del Comune di Bologna.
Studio Museo Francesco Messina
Aperto nel 1974, lo Studio Museo Francesco Messina è ospitato nell’antica chiesa sconsacrata di San Sisto, vicino alla centralissima via Torino.
L’artista siciliano, ma milanese di adozione, ha voluto infatti che qui fosse conservata una parte della sua opera, grazie al lascito fatto al Comune di Milano.
Il Museo, che è stato per diversi anni anche lo studio dell’artista, espone circa ottanta sculture (gessi, terrecotte policrome, bronzi, cere) e una trentina di opere grafiche.