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STANZE

  /  2017   /  Isabel Green

progetto e regia Serena Sinigaglia
testo Emanuele Aldrovandi
con Maria Pilar Pérez Aspa
musiche originali Pietro Caramelli
fonica e voce fuori campo Gianluigi Guarino
assistente alla regia Giorgia Aimeri
produzione ATIR Teatro Ringhiera
in collaborazione con Centro Teatrale MaMiMò
con il sostegno di Next 2017

1 dicembre 2017 – ore 20.00
Co Co – moda e vintage
via Volta, 5 – Milano

Isabel è una super star di Holliwood. Bella, famosa, ricca e brava.
Isabel ha atteso l’Oscar a lungo, come Di Caprio, e finalmente, come Di Caprio, lo ottiene con Life of Mother Theresa. Un sogno che si realizza, la tanto attesa consacrazione. Adesso può parlare davanti a milioni di persone. In mano, la statuetta d’oro dell’Oscar.
Ma quello che dirà non sarà affatto quello che ci aspettiamo. Fino all’ultimo, anzi, anche dopo l’ultimo istante del discorso, Isabel ci sorprenderà e lentamente, tra una risata e una lacrima, scivoleremo, quasi senza accorgercene, dentro il paradosso delle nostre stesse vite. Prendendo le mosse da un testo del filosofo coreano, Byung-Chul Han, dal titolo La società della stanchezza, Serena Sinigaglia ha affidato i temi contenuti in questo saggio a Emanuele Aldrovandi, giovane e promettente drammaturgo.
Quella in cui viviamo, secondo il filosofo coreano, è letteralmente la società della stanchezza, senza nemici da abbattere o rivoluzioni da sognare, ma con ritmi lavorativi ed esistenziali perennemente tesi alla prestazione brillante e alla produttività a tutti i costi. Il risultato è un’infinita stanchezza o la depressione.

Il testo scritto da Aldrovandi parte da queste premesse, ma affronta il tilt epocale con leggerezza e ironia. Per la prima volta diretta da Serena Sinigaglia in un monologo, Maria Pilar Perez Aspa ci racconta con brio e intelligenza la singolare esperienza di una star all’apice della sua carriera e forse già affacciata nel precipizio.

Serena Sinigaglia si diploma al corso di regia teatrale presso la Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi. Dal 1996 è fondatrice e direttore artistico di ATIR, compagnia riconosciuta a livello internazionale. Dal 2007 è anche direttore artistico del Teatro Ringhiera di Milano. Il suo percorso registico da sempre si è articolato attraverso diversi filoni, quello dei classici e la passione per la drammaturgia contemporanea.
Dal 2001 Sinigaglia si misura anche con l’opera lirica. Tra i premi si ricordano: Premio nazionale di regia al femminile Donnediscena (2005); Premio Franco Enriquez (2006); Premio Hystrio alla compagnia ATIR per la qualità e l’impegno della compagnia dimostrato negli anni (2006), Premio Milanodonna 2007 del Comune di Milano; Medaglia d’oro 2007 conferita dalla provincia di Milano per l’attività promossa da ATIR; Premio Regium Giulii 2008 per la miglior opera prima col romanzo E tutto fu diverso; Premio Milano per il Teatro 2009 per il miglior spettacolo con L’Aggancio; Premio Hystrio-Provincia di Milano a Teatro Ringhiera/ATIR 2012; la candidatura ai Premi UBU 2013 con lo spettacolo Ribellioni possibili, Premio della Critica 2014 e Premio Hystrio alla Regia 2015.

Maria Pilar Pérez Aspa Nata a Zaragoza (Spagna) si trasferisce in Italia nel 1992 dopo aver ottenuto una laurea breve in Filologia Ispanica ed essersi diplomata alla Escuela de Teatro del Excmo Aytmo de Zaragoza. Nel 1996 si diploma alla Scuola D’Arte drammatica Paolo Grassi di Milano. Lo stesso anno fonda assieme a Serena Sinigaglia l’ATIR. Ha lavorato tra gli altri con Luca Ronconi, Peter Greenaway, Dominique Unternehr, Mario Martone, Giampiero Solari, Gabriele Vacis, Armando Punzo, Gigi Dall’Aglio, Davide del Mare, Francesco Micheli, Fausto Russo Alesi, Leo Muscato, Carmelo Rifici. Assistente e traduttrice di Rodrigo García per il progetto Ecole des maîtres (2005). Dal 2006 è collaboratrice di Sky classica, emittente per la quale recensisce spettacoli teatrali. Dal 2009 collabora con il Consolato Spagnolo e il Centro Cervantes di Milano per diversi progetti e letture ospitate dal Piccolo Teatro di Milano. Nel 2012 traduce e porta in Italia Ribellioni possibili di Luís García Araus. Nel 2015 scrive e porta in scena L’età proibita, sulla vita della scrittrice Marguerite Duras, selezione visionari Kilowatt 2015. Premio nazionale Virginia Reiter come migliore attrice teatrale 2005; nominata ai premi Ubu 2005 come miglior attrice non protagonista.

Emanuele Aldrovandi Dopo la laurea triennale in Filosofia e la laurea specialistica in Lettere, si forma come autore alla Scuola di Teatro Paolo Grassi. Nel 2012 inizia a collaborare con il Centro Teatrale MaMiMò, lavorando a varie produzioni della compagnia. Nello stesso anno vince il “Premio Nazionale Luigi Pirandello” con Felicità e riceve la segnalazione al “Premio Hystrio” con Funziona meglio l’odio. Nel 2013 vince il più importante riconoscimento italiano per la nuova drammaturgia, il “Premio Riccione Pier Vittorio Tondelli”, e i suoi testi iniziano a essere rappresentati in numerosi teatri italiani. Nel 2015 è finalista al “Premio Riccione” e al “Premio Scenario” con Scusate se non siamo morti in mare, al “Premio Testori” con Allarmi! e vince il “Premio Hystrio” con Farfalle. Sempre con Farfalle, nel 2016 vince il Mario Fratti Award. Partecipa a vari festival internazionali, lavora con numerosi artisti, compagnie e teatri, scrivendo anche adattamenti, traduzioni e drammaturgie collettive. È uno degli autori italiani selezionati per il progetto Fabulamundi Playwriting Europe. I suoi testi sono pubblicati in Italia da CUE Press e sono tradotti in inglese, tedesco, francese e catalano.

Co Co – moda e vintage

Co Co, un luogo affascinante, uno spazio in via Volta 5 dove è possibile scoprire capi di abbigliamento e accessori creati e realizzati con cura artigianale e qualità sartoriale.
Dall’incontro tra ricerca e creatività nasce una collezione caratterizzata dall’uso di materiali naturali, di tessuti di qualità e da un suggestivo uso del colore che rispecchia personalità ed estro della creatrice Nicoletta Ceccolini. All’interno dello stesso spazio, una scelta di abiti da sera, da cocktail e smoking da affittare per una sola sera.
Al secondo piano, una collezione di abiti vintage, risultato di una lunga e accurata ricerca; un archivio storico di capi originali del ‘900 destinato al noleggio per produzioni teatrali e cinematografiche.

CoCo – Moda e Vintage