racconto di scena ideato e interpretato da Sonia Bergamasco
liberamente ispirato a Il ballo di Irène Némirovsky
costume Giovanna Buzzi
spettacolo presentato a Le Vie dei Festival
30 novembre 2013- ore 21.00, 1 dicembre 2013 – ore 18.00
Casa privata – Roma
Nel racconto Il ballo, Irène Némirovsky reinterpreta la fiaba di Cenerentola flagellandone i simboli e l’impianto per colpire al cuore con le armi della vendetta. Vendetta estrema, senza remissione nei confronti della madre, dettata dalla solitudine e dalla mancanza d’amore patita dalla figlia – Antoinette/Cenerentola. Una Cenerentola che dopo quattordici anni di mancanza d’amore infierisce sul corpo della madre nel suo punto più vulnerabile, e cioè il desiderio di rivalsa e di affermazione sociale di una donna non più giovane.
Antoinette vivrà il divieto a partecipare al primo ballo organizzato nella nuova grande casa dalla madre e dal padre – ebrei arricchiti e volgari – come l’ultimo affronto, e farà in modo che questo ballo non abbia mai luogo. Distrugge segretamente gli inviti, e li getta nella Senna, con ferocia, con determinazione. E’ la sua vendetta. Non ci sarà quindi nessun principe azzurro, né per lei né per la madre, desiderosa di riscatto. Non ci saranno bei vestiti e scarpette. La sera fatidica, tutto è pronto per la festa ma nessuno suonerà alla porta, e la madre/strega soccomberà sotto la più terrificante umiliazione, senza venire a conoscere le reali ragioni del fallimento della serata.
L’immagine della madre e della figlia si affrontano, in quest’ultimo istante di verità e di menzogna, e si rispecchiano in un passaggio di consegne che è anche il riconoscimento di una profonda, violenta affinità.
(Sonia Bergamasco)